I germogli di broccolo, prevenzione del cancro e disintossicazione

By Geoff D’Arcy, Lic. Ac., D.O.M
Traduzione di Ivan Dus, MD

Attualmente gli esperti concordano che ci sono prove ed evidenza scientifica che il consumo di verdura e frutta aiuta a prevenire il rischio di alcuni tipi di cancro. Le linee guida alimentari della USDA americana, similmente alle raccomandazioni del National Research Council and American Institute of Cancer Research , entrambe riflettono queste conoscenze. Viene stimato che ci sono 10.3 milioni di nuovi casi di cancro ogni anno nel mondo e questo fa sì che la prevenzione del cancro diventi una delle priorità primarie per la salute.

Pertanto quelle semplici parole dette da vostra madre avevano una reale verità. Le verdure ci aiutano realmente a mantenerci in salute, e possono essere un’arma molto potente contro il cancro. Secondo un recente rapporto internazionale, l’alimentazione può prevenire dal 30 al 40% i casi di cancro, il che significa dai 3 ai 4 milioni di casi l’anno.

Che cos’hanno le verdure che sono in grado di produrre questi benefici effetti ? Sono le sostanze fitochimiche protettive che si trovano nei vegetali. Le star di questi prodotti anticancro sono: la Allicina trovata dell’aglio, i carotenoidi trovati nelle carote, il licopene dei pomodori, ed un altro composto incredibile che si trova nei broccoli; il Sulforofano glucosinolato (SGS).

Questi composti sono in grado di incrementare le difese proprie dell’organismo contro le sostanze carcinogeniche. Le cellule del corpo contengono una famiglia di enzimi disintossicanti (enzimi di fase 2) in grado di neutralizzare le sostanze chimiche che causano il cancro come pure i radicali liberi, prima che queste siano in grado di danneggiare il DNA ed iniziare il cancro. La protezione chimica può essere ottenuta attivando la fase 2 di difesa del corpo. Questi enzimi di fase 2 sono parte integrante del corpo e costituiscono un sistema incredibile di disintossicazione, neutralizzando le sostanze carcinogeniche ed altre sostanze tossiche trasformandole in molecole inerti che poi vengono eliminate dal corpo.

In questo articolo “ Il Sulforofano stimola gli enzimi capaci di combattere il cancro”, Richard Conant descrive come funzionano i Sulforofani.

Il processo di disintossicazione delle sostanze carcinogeniche avviene nel fegato e coinvolge due enzimi distinti mediante processi o fasi. Nella fase 1 gli enzimi neutralizzano le tossine in modi diversi. Alcuni di questi convertono le tossine in sostanze che vengono immediatamente eliminate. Altri invece, convertono le sostanze in prodotti intermedi che sono carcinogenici, ed hanno quindi bisogno di un ulteriore trattamento prima di essere eliminati. Sono proprio gli enzimi di fase 2 ad esercitare questa fase vitale. Questi enzimi di fase due sono in grado di disattivare queste sostanze carcinogeniche prodotte dalla fase 1, di conseguenza il prodotto finale viene poi completamente eliminato per sempre. (Se volete delle eccellenti informazioni a riguardo, consultate l’enciclopedia di medicina naturale redatta dal Dott. Michael Murray e Joseph Pizzo).

La fase 2 rappresenta la fase critica. Anche se la fase 1 funziona bene nel suo ordine ma la fase 2 no, aumenta il rischio potenziale di incremento delle sostanze carcinogeniche. Diventa pertanto essenziale mantenere le due fasi operative nel migliore dei modi. Questo è dove il Sulforofano gioca il suo ruolo più importante nella prevenzione del tumore. I Sulforofani sono dei potenti induttori degli enzimi di fase 2. Secondo gli studi del dottor Paul Talalay e dei suoi colleghi della università John Hopkins medical school, il Sulforofano incrementa la capacità protettiva anti cancro delle cellule animali.

I Sulforofani inducono gli enzimi di fase 2 (disintossicazione), che sono gli enzimi che aiutano a neutralizzare le sostanze carcinogeniche ed i radicali liberi, ed in questo modo incrementano le difese del corpo contro le sostanze chimiche responsabili di causare il cancro.

Ci sono oggi tecniche di germogliazione per far crescere grandi quantità di germogli, con circa 5500 parti per milione di Sulforofano come nel germogli di broccoli che poi possono essere essiccati.

Paul Talalay, MD dice

“Germogli di broccoli di tre giorni hanno un contenuto consistente dalle 20 alle 50 volte la quantità di composti protettivi chimici trovati in natura nei broccoli maturi, questi possono offrire in modo semplice un veicolo alimentare di sostanze in grado di ridurre il rischio di cancro”

( Consultare Fahey, Zhang and Talalay,” Germogli di broccoli: una risorsa eccezionalmente ricca di enzimi induttivi che protegge contro agenti chimici carcinogenici “ )

In generale, questa famiglia di piante appartenenti al genere Brassica, a cui appartengono i broccoli, sono ricchi in Sulforofano in particolare nel suo precursore glucosinolato.

Sfortunatamente, i broccoli dovrebbero essere mangiati in grandi quantità per poter ridurre in modo sostanziale il rischio di cancro. Studi preliminari hanno evidenziato che per poter ridurre significativamente il rischio di cancro di circa la metà, una persona media dovrebbe mangiare circa un chilo di broccoli o analogo vegetale alla settimana.

In relazione alla ricerca fatta alla John Hopkins, si è potuto identificare che i broccoli hanno contenuto variabile di Sulforofano, e che certe varietà di broccoli giovani in particolare germogli coltivati in condizioni standard, contengono grandi quantità uniformi di questo composto.

Siccome la concentrazione di Sulforofano è molto più alta nel germogli di broccoli che nei broccoli maturi, la stessa percentuale di riduzione del rischio potrebbe in teoria essere ottenuta mediante la soluzione di soli 28 g di germogli di broccoli e magari qualche capsula di polvere di germoglio.

Negli studi fatti con animali, il Sulforofano blocca lo sviluppo del tumore, riducendone l’incidenza, la molteplicità e la dimensione del tumore mammario indotto con sostanze carcinogeniche. Piccole quantità di estratto di germogli di broccoli hanno ridotto l’incidenza e la dimensione del tumore mammario negli animali.

Talalay ed il suo team hanno somministrato l’estratto di germogli ad un gruppo di 20 ratti femmine per cinque giorni e poi esposte ad una sostanza carcinogenica, dimethylbenzanthracene, quindi confrontate al gruppo di controllo che non ha ricevuto nessun estratto. I ratti che avevano ricevuto l’estratto di germogli di broccoli, hanno sviluppato pochi tumori, e quelli che lo hanno sviluppato, i tumori erano di piccole dimensioni e con una crescita molto più lenta. In uno dei ratti che aveva sviluppato il tumore, lo stesso era ridotto del 60% ed il numero dei tumori era ridotto dell’80%, mentre la dimensione del tumore dove sviluppato era ridotta del 75%. In più la comparsa del tumore era ritardata e la sua crescita era molto più lenta.

Ci sono altri studi clinici in corso per indagare in modo approfondito l’effetto dei germogli di broccolo come sostanze protettive dei biomarcatori contro il cancro umano.

Scienziati del American Health Foundation hanno scoperto che il Sulforofano inibisce la formazione di lesioni precancerose nel colon dei ratti, altri ricercatori in Francia hanno trovato che il Sulforofano induce morte cellulare nelle cellule del carcinoma del colon umano.

Questo studio suggerisce che

“Oltre all’attivazione degli enzimi disintossicanti, esiste anche l’induzione della apoptosi associata all’uso del Sulforofano come prevenzione del cancro”.

Questi risultati non sono ancora stati convalidati nell’essere umano, però stanno destando moltissimo interesse tra gli scienziati. Il Sulforofano è in grado di uccidere l’Helicobacter pylori. In un recente articolo il Boston Globe ha riportato:

“ Nei test chimici di laboratorio, il Sulforofano ha ucciso l’Helicobacter pylori, un batterio che causa ulcere gastriche e spesso anche tumori fatali allo stomaco, che sono la seconda causa più frequente di tumore nel mondo”.

Gli scienziati hanno evidenziato che il Sulforofano è in grado di uccidere anche gli Helicobacter che erano resistenti all’uso dei comuni antibiotici. Hanno anche dimostrato che il Sulforofano è in grado di uccidere i batteri sia che si trovano dentro o fuori la cellula.

Negli umani, il batterio può nascondersi nelle cellule che formano le pieghe della mucosa gastrica, rendendo difficile la loro eliminazione. Questo è stato riportato dal Dr. Fahey.( Jed W. Fahey of the Johns Hopkins University School of Medicine.)

Lo studio si è concentrato sui topi, ma i ricercatori ora stanno osservando se gli stessi effetti avvengono anche negli esseri umani.

Il Dr. Fahey, fisiologo botanico ha detto:

” In certe parti del centro e sud America, Africa e Asia circa l’80 – 90% della popolazione è infetta dall’Helicobacter. Questa condizione sembra essere correlata a condizione di povertà e scarsa igiene” . Il batterio viene usualmente curato con antibiotici, però questi sono troppo costosi e poco disponibili in molte parti del mondo.”

Questi risultati sono stati pubblicati il 28 maggio del 2002 alla National Academy of Science.

“Quando vostra madre diceva, mangia tutte le verdure e non dimenticare i broccoli perché ci fanno bene! Aveva proprio ragione!”

Chi dovrebbe considerare l’uso di questi supplementi?

Ogni persona affetta da cancro o che è stata affetta da cancro in passato, o qualsiasi in attesa di prevenzione chemioterapiche.
Tutti coloro che non riescono a consumare almeno cinque porzioni di frutta o verdura nella loro alimentazione giornaliera.
Tutti coloro che vogliono rinforzare la disintossicazione.
Tutti coloro che sono stati diagnosticati o hanno il sospetto di essere affetti da Helicobacter pylori.

Riportiamo di seguito le referenze riguardanti la ricerca sui germogli di broccolo:

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